Bruxelles – Il Regno unito non negozierà alcun accordo commerciale con Paesi terzi prima che il processo per la Brexit si concluda con l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. È la garanzia che il cancelliere dello scacchiere – l’equivalente del nostro ministro del Tesoro – Philip Hammond dà in risposta alle notizie che davano come già in corso delle trattative per accordi commerciali con alcuni partner extra europei tra i quali l’Australia.
In un tweet pubblicato in mattinata prima di recarsi alla riunione dell’Ecofin a Bruxelles, Hammond annunciava il “chiaro messaggio” che consegnerà ai suoi colleghi europei: “Il Regno unito sarà un membro impegnato dell’Ue finché non abbandonerà” i 27, e rimarrà “uno stretto partner in futuro”.
At #ECOFIN with EU finance mins to deliver a clear message: UK will be an engaged EU member until we leave & close partner in the future pic.twitter.com/eKyU5DfQHn
— Philip Hammond (@PhilipHammondUK) January 27, 2017
Ai giornalisti che lo hanno interrogato a margine della riunione dei ministri delle Finanze europei, per sapere se l’incontro di oggi tra la prima ministra britannica, Theresa May, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, servirà anche per negoziare una intesa economica per il post-Brexit, l’esponente del governo di Londra ha risposto che “certamente vogliamo rafforzare i nostri legami commerciali con moltissimi partner in tutto il mondo, ma siamo ben consapevoli dei nostri obblighi stabiliti dai trattati europei (che attribuiscono in via esclusiva all’Ue la materia del commercio e quindi escludono accordi individuali, ndr) e li seguiremo alla lettera”.
Il messaggio intende rassicurare le istituzioni europee e gli Stati membri dopo che la stessa May, ieri a Phialdelphia, aveva dichiarato ai repubblicani Usa di essere “lieta che per la vostra amministrazione un accordo commerciale tra i nostri paesi sia una delle maggiori priorità” e “non vedo l’ora di dedicarmi alla discussione”, nella “speranza che possiamo fare progressi in modo che la nuova Gran Bretagna globale che emerge dopo la Brexit sia meglio attrezzata per assumere con fiducia il proprio ruolo nel mondo”. Oggi Hammond nega che il Regno unito violerà le regole europee, ma sarà difficile che, nella riservatezza del loro incontro, May e Trump non discutano anche di rapporti commerciali per il post Brexit.