Bruxelles – Un’economia che cresce esiste ed è quella della sharing economy. I sistemi economici di condivisione come BlaBlaCar, Airbnb o Uber crescono ogni anno del 25% con ricavi per oltre 3,6 miliardi solo nel 2015.
La velocità con cui questi nuovi sistemi prendono piede non è, tuttavia, la stessa che dovrebbe avere un’azione politica e strategica comune a livello europeo. E’ la tesi sostenuta dall’europarlamentare Nicola Danti del Pd, presentando alla commissione Mercato interno del Parlamento europeo il suo progetto di relazione sull’ economia collaborativa. Secondo Danti è necessario che l’Europa si doti “di una strategia politica e di regole comuni a livello comunitario per guidare in modo lungimirante questa ‘rivoluzione'”.
È necessario aggiornare il quadro normativo su e-commerce, concorrenza e tutela dei lavoratori, nonché garantire un elevato livello di protezione consumatori, sostiene Danti. In particolare, in Europa esistono alcune piattaforme che, come raccomanda la relazione, dovrebbero essere valorizzate più di altre, quelle “strettamente legate col territorio e ad alta valenza sociale. Dobbiamo farle crescere, creando un quadro normativo europeo che faciliti lo sviluppo della sharing economy”, si legge nel report di Danti, che ora dovrà passare al vaglio della commissione Mercato interno.