Bruxelles – Gema Climent ha inventato il modo di analizzare il comportamento umano attraverso le nuove tecnologie, Michela Magas ha dato vita alla piattaforma musicale TechFest, mentre Petra Wadström ha ideato un sistema semplice ed efficace per riscaldare l’acqua con l’energia solare.
Sono solo tre delle 12 finaliste del Premio europeo per le donne sull’innovazione (EU Prize for Women Innovators 2017) del programma Horizon 2020, i cui nomi sono stati resi noti oggi dalla Commissione europea.
Si tratta di imprenditrici donne ed europee che hanno dato vita a idee dimostratesi vincenti e innovative sul mercato, fondando da sole o insieme ad altre colleghe start up o imprese con una marcia in più in termini di innovazione. Per la prima volta quest’anno la sfida coinvolge oltre alle 9 finaliste della sezione tradizionale anche altre 3 donne della nuova categoria “L’innovatrice emergente” (The Rising Innovator), che premia giovani donne con o al di sotto dei 30 anni.
“Le dodici finaliste sono tutte innovatrici piene di talento con storie interessanti che parlano di battaglie per superare gli ostacoli e rischi, ma anche di successo”, così le ha presentate il Commissario all’Innovazione e la Ricerca Carlos Moedas. “Le loro storie possono ispirare altre donne e uomini a diventare innovatrici e innovatori”.
La sfida finale è attesa per il prossimo 8 marzo, giorno della Festa della Donna: sono previsti premi per 100, 50 e 30 mila euro alle prime tre classificate. Un altro riconoscimento da 20 mila euro sarà consegnato alla più giovane donna innovatrice, vincitrice della sezione “L’innovatrice emergente”.