Bruxelles – Come se non bastassero i casi già aperti dall’Antistrust Ue per abuso di posizione dominante sui servizi shopping, pubblicità e Android, ora ci si mette anche Oracle a complicare la vita di Google in Ue. Il rivale del colosso statunitense ha infatti denunciato alla Commissione europea i cambiamenti da lui apportati lo scorso giugno sul fronte della privacy, che gli permetterebbero di creare dei “superprofili” degli utenti mettendo insieme i dati di navigazione con le ricerche compiute. A rivelare il retroscena è stato il Wall street journal, secondo cui la Commissione Ue ha preso “sul serio” la denuncia di Oracle, per cui “i superprofili sono ora una realtà” e questo cambiamento nella privacy “dà a Google un accesso esclusivo e senza precedenti nelle vite degli utenti”.
Oracle ha dichiarato di non aver informato Bruxelles per aprire un nuovo caso contro il colosso di Mountain View, ma solo per agevolare le decisioni sui procedimenti già aperti nei suoi confronti. La risposta di Google è stata che le accuse di Oracle “sono prive di sostanza”.