Bruxelles – La cybersicurezza è “una questione politicamente sensibile”, “non possiamo lasciare che le azioni di alcuni – forse dei governi stranieri – distruggano le fondamenta stesse delle nostre democrazie”. Questa la linea tracciata martedì dal commissario per l’Unione della sicurezza, Julian King, al 9° Forum internazionale della cybersicurezza, e poi ribadita oggi nel Regno unito durante diversi incontri ed eventi sempre sul tema delle minacce online. “La metà delle imprese stabilite in Europa ha già subito almeno un incidente legato alla cybersicurezza”, ha detto King, secondo il quale “alcuni di questi attacchi, chiamati ‘minacce ibride’, cercano di manipolare l’opinione pubblica” e “possono avere effetti destabilizzanti”.
“I responsabili di questi attacchi lavorano nell’ombra, ecco perché noi dobbiamo parlare di questo problema e di quello che noi facciamo per proteggerci, per mostrare che siamo vigili e preparati”, ha ammonito il commissario, che ha ricordato anche come la cybersicurezza sia “al centro delle priorità politiche” del team Juncker. Per questo King ha annunciato che la Commissione sta già lavorando alla revisione della strategia sulla cybersicurezza approvata nel 2013, “storia vecchia in un mondo che cambia così tanto”.