Bruxelles – “Il Ceta è stato sottoposto ad una grande operazione di maquillage, ma in realtà è rimasto quello che è sempre stato: un vile attacco alla democrazia, alla salute, all’ambiente e ai diritti”, così commenta Tiziana Beghin, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, il via libera da parte della commissione Commercio internazionale del Parlamento europeo del trattato di libero scambio tra Ue e Canada, trattato che il mese prossimo passerà all’esame dell’Aula e che, se sarà approvato anche in lì, entrerà in vigore in maniera provvisoria ad aprile.
“Il voto finale il mese prossimo a Strasburgo avrà un grande impatto: infatti il Ceta entrerà in vigore senza passare attraverso il voto democratico dei Parlamenti nazionali. Basterà solo il voto del Parlamento europeo per aggirare la democrazia e il volere dei cittadini e farlo entrare provvisoriamente in vigore”, aggiunge la Beghin secondo cui l’accordo di libero scambio “sembra un trattato, ma è una riforma istituzionale sotto mentite spoglie, scritta e voluta dall’1%, dalle multinazionali e dai grandi investitori”.
Per Eleonora Forenza, eurodeputata de L’Altra Europa, quello di oggi è “un pessimo voto, che respinge perfino la proposta ragionevole di sospendere l’adozione del Ceta per esaminare meglio l’impatto sulle prerogative del parlamento e che speriamo di ribaltare in Aula” a febbraio. “Continua, come avevamo previsto – attacca Forenza – la grande coalizione tra Popolari, Liberali e buona parte dei socialisti che nuovamente ripropongono una grande coalizione che si pone contro i diritti dei cittadini su un voto così cruciale”. “Noi – ha concluso – continuiamo a lottare, dentro e fuori le aule dell’europarlamento”.
Anche il Verde Yannick Jadot, vicepresidente della commissione Commercio internzionale, punta il dito contro quella che era la Grande coalizione: “Conservatori, liberali e la metà dei socialisti hanno approvato un trattato scandaloso che trasferisce la nostra sovranità democratica e giuridica a qualche multinazionale”.