Bruxelles – Apertura all’integrazione delle risorse già stanziate dall’Ue con fondi pubblici e anticipo della totalità (e non solo dell’85%) dei pagamenti anticipati.
La Commissione europea ha deciso di aumentare in questo modo il sostegno agli allevatori delle zone colpite dal sisma in Italia. I 21 milioni di euro di fondi europei che l’Italia ha ricevuto a luglio 2016 per le regioni colpite dal terremoto, potranno essere integrati con fondi nazionali fino al 200%, cioè potranno essere triplicati, senza che questi fondi aggiuntivi vengano conteggiati ai fini del Patto di Stabilità.
Lo ha annunciato il commissario per l’Agricoltura e allo sviluppo rurale, Phil Hogan, a margine dell’incontro avuto a Bruxelles con il ministro delle Politiche agricole italiano Maurizio Martina. La flessibilità nell’uso degli strumenti di politica comunitaria concessa da Bruxelles “permetterà di erogare 118 milioni di euro subito”, ha spiegato il ministro Martina, “dando una risposta alla necessità di liquidità immediata per le aziende colpite dall’emergenza”.
Le autorità italiane hanno già annunciato che utilizzeranno parte dell’importo di luglio come sostegno una tantum per capo di bestiame, una sorta di reddito per i mancati introiti che allevatori e agricoltori, messi in ginocchio dal terremoto, quest’anno non hanno avuto.
Si tratta di 35 milioni di euro che saranno destinati “a coprire il mancato reddito degli allevatori”, ha spiegato il ministro Martina, “Verranno pagati con procedure semplici e senza costi per le imprese. È la prima volta che si attua una misura a capo con questa consistenza (400 euro a capo bovino e 60 euro per ovino posseduti prima del terremoto)”. Sono previsti aiuti anche per il settore suinicolo e per quello equino.
Un’altra misura con cui la Commissione vuole aiutare gli allevatori e gli agricoltori italiani messi in ginocchio dai recenti terremoti, e poi colpiti anche dalle nevicate nel Centro Italia, è la possibilità di aumentare dall’85 al 100% la percentuale dei pagamenti anticipati per alcune misure di sviluppo rurale, “con procedure semplificate anche delle misure a superficie dei fondi dello sviluppo rurale per 83 milioni di euro”, ha puntualizzato Martina.
Inoltre è previsto, in favore delle amministrazioni locali, uno slittamento, da marzo a giugno 2017, del termine per la presentazione delle relazioni sui controlli relativi ad alcune misure di sviluppo rurale.
“Tutte queste misure sono destinate a dare una risposta concreta alle aree che sono state devastate da questi drammatici eventi e a dimostrare solidarietà alle persone colpite”, ha dichiarato il commissario Hogan.
Per rispondere al dramma di allevatori con stalle crollate o rese inagibili dalle recenti scosse e a imprese agricole in ginocchio costrette a buttare ogni giorno litri di latte, le misure previste da Bruxelles avranno un effetto finanziario immediato.
Per ripristinare il potenziale agricolo e forestale danneggiato dal recente terremoto Bruxelles suggerisce, ad esempio, “alle autorità italiane di finanziare alloggi temporanei per il bestiame”. La Commissione chiede, infine, alle regioni interessate, Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria, di presentare proposte di modifica dei loro programmi.
Sia il ministro Martina che il Commissario Hogan hanno sottolineato la necessità che Bruxelles conceda un aiuto straordinario e specifico per il settore agricolo del territorio colpito con risorse europee del Fondo di solidarietà contro le calamità.