Bruxelles – L’inglese è “una lingua in uscita”, e quindi meglio rivolgersi alla platea in francese. Jean-Claude Juncker con una battuta ha mandato una frecciata ai britannici che si avviano sulla strada della Brexit. Intervenendo al convegno organizzato dalla Commissione, ‘The European Pillar of Social Rights: Going forward together’, il presidente ha iniziato parlando in inglese, ma dopo pochi minuti è passato al francese, riaprendo così il dibattito sul futuro dell’utilizzo dell’inglese come lingua dell’Ue ora che il Regno Unito, unico Paese ad averlo scelto come propria lingua ufficiale, smetterà di far parte della famiglia europea.
“L’inglese è una lingua in uscita nell’Unione europea, quindi dobbiamo abituarci al fatto che altre lingue ufficiali vengano utilizzate con la stessa intensità con cui usavamo prima l’inglese, quindi parlerò in francese e forse in tedesco”, ha affermato per poi aggiungere “non parlerò però in lussemburghese”, riferendosi al fatto che il Granducato non ha chiesto che la sua lingua venisse inserita tra quelle ufficiali dell’Ue.