Bruxelles – Da Barcellona si torna a parlare di giovani, come uno dei temi più urgenti da cui ripartire. “I parlamenti devono interpretare in modo concreto le loro necessità e le aspirazioni”.
L’appello è del presidente del Senato, Pietro Grasso, che intervenendo al Secondo Forum Regionale dell’Unione per il Mediterraneo (UpM), durante l’incontro “Mediterraneo in azione: i giovani per la stabilità e la crescita”, ha sottolineato come “solo con i fatti la politica può superare quel pregiudizio diffuso della compromissione tra etica e politica”.
Il presidente del Senato ha espresso un giudizio positivo sul lavoro della presidenza italiana dell’UpM, iniziata a maggio 2016, che ha dovuto affrontare alcuni ‘temi caldi’ come “i flussi immigratori, il terrorismo e i diritti umani” nel Mediterraneo.
L’Unione per il Mediterraneo, è formata dalle delegazioni parlamentari dei 28 Paesi Ue, di 4 Paesi della costa europea (Albania, Bosnia-Erzegovina, Principato di Monaco, Montenegro), di 11 Paesi partner mediterranei (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Mauritania, Palestina, Siria, Tunisia, Turchia).