Roma – Prosegue il confronto tra Roma e Bruxelles sulla richiesta di correzioni da 3,4 miliardi al bilancio per il 2017 avanzata dalla Commissione europea con una lettera firmata dai commissari Valdis Dombrovskis (Euro) e Pierre Moscovici (Affari economici). Stamane, a margine del World economic forum di Davos, in Svizzera, lo stesso Moscovici ha avuto un breve colloquio con il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.
Si è trattato di un “incontro veramente positivo, sono molto fiducioso”, ha dichiarato il francese al termine del faccia a faccia. I due hanno “parlato del gap” tra i saldi di bilancio attesi dalla Commissione europea e quelli indicati nella Legge di bilancio italiana – Bruxelles chiede un aggiustamento di 0,2 punti percentuali del Pil – ma “non delle misure” concrete da adottare per soddisfare le richieste dell’esecutivo comunitario.
“E’ un aggiustamento che è sempre in divenire”, ha spiegato ancora Moscovici, secondo il quale “bisogna capire che noi vogliamo rendere più forte l’Italia con riforme e il rispetto delle regole che includono la flessibilità”. Per questo, assicura, verranno comunque tenuti “in considerazione il contesto dell’economia italiano e di altri fattori sfortunatamente accaduti nell’ultimo anno”.
Padoan ha invece preferito non rilasciare commenti sull’incontro e ha dribblato i giornalisti che lo attendevano. Dal suo staff, tuttavia, emerge che anche per il titolare di Via XX settembre “l’incontro è stato aperto e costruttivo”. Bisognerà attendere i prossimi giorni – durante i quali proseguirà il confronto, aggiungono le fonti ministeriali – per vedere se il governo riuscirà a evitare una manovra correttiva, come vorrebbe, o se dovrà cedere alle richieste della Commissione, indicando entro il primo febbraio le misure che intende mettere in campo per assicurare l’aggiustamento.