Bruxelles – In un centro Italia colpito da giorni di neve e gelo che ha interrotto, solo in Abruzzo, le utenze elettriche per oltre 300 mila persone, stamane è arrivato anche il terremoto. Prima alle 10:25 una scossa di magnitudo 5.1 Richter si è verificata a 9 km di profondità con epicentro tra Capitignano (L’Aquila), Montereale (L’Aquila), Campotosto (L’Aquila) e Amatrice (Rieti), poi un’altra alle 11:14 (5.4), ed una terza alle 11,26 (5.3).
In meno di un’ora, tra le 10 e 30 e le 11 e 30, oltre alle tre scosse superiori al quinto grado Richter, moltissime altre dette “di assestamento” si sono susseguite senza tregua.
Al momento non si registrano morti né feriti, ma la verifica dei danni umani e materiali ha bisogno di più tempo del solito considerate le proibitive condizioni meteo. Diversi sono i crolli registrati nei territori dell’aquilano e in quelli già colpiti dal terremoto di agosto e ottobre 2016. Ad essere venuto giù è stato anche il campanile della Chiesa di Sant’Agostino di Amatrice, uno dei pochi edifici rimasti in piedi dopo il terremoto del 24 agosto che ha causato quasi 300 vittime.
“Stiamo facendo verifiche per vedere se, nel corso dell’ultima scossa c’era qualcuno che stava operando, anche se le condizioni meteo lo rendono difficile”. Lo ha detto Fabrizio Curcio, capo della protezione civile, a Rainews24 commentando l’ultima scossa di oggi.
Intanto dei 15 allevatori dati per dispersi a Colle Arquata, in provincia di Ascoli Piceno, 12 sono stati rintracciati, come ha confermato la protezione civile regionale Marche. Gli altri 3 non rispondono al cellulare: i collegamenti telefonici e stradali sono molto difficili a causa delle condizioni meteo proibitive con zone in cui la neve ha raggiunto anche i due metri.
La Protezione Civile ha diramato poco dopo le 12:50 una prima allerta valanghe nelle zone montuose delle Marche.
“Grande preoccupazione per questo momento drammatico”, ha dichiarato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “perché i nostri concittadini sono sottoposti a una continua tensione e stress e questo rende più impegnativa l’opera di assistenza continua e di ricostruzione”.
Anche da Strasburgo il pensiero va al centro Italia piegato in due da neve e terremoto. “Vorrei informare tutti i parlamentari, soprattutto quelli italiani che c’è stato un terremoto in Italia. Sono in contatto con le autorità italiane”, ha detto il neo presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, dando inizio alla sua prima seduta a capo dell’aula di Strasburgo.
Tajani, che si è scusato per essere arrivato in ritardo proprio a causa della notizia del sisma nel centro Italia, ieri appena insediatosi come Presidente aveva dedicato la sua elezione all’Italia colpita dei recenti terremoti.