Bruxelles – Basta con i sondaggi, torniamo al cuore del nostro mestiere di giornalisti. Lo ha deciso il quotidiano francese Le Parisien, noto per aver fatto grande uso delle inchieste sociologiche, che proprio in occasione delle prossime presidenziali francesi ha deciso che basta, è ora di tornare a scrivere quello che accade nella società e non più affidarsi al commento dei numeri.
Stephane Albouy il direttore di Le Parisien e di Aujourd’hui en France spiega che il problema non è tanto la correttezza o meno degli ultimi sondaggi pubblicati in tutto il mondo, quanto che “abbiamo deciso di tornare al cuore del nostro mestiere. Non attacco i sondaggisti – sottolinea – fanno il loro lavoro non male, ma il problema è come li utilizziamo, dimenticando qualche prudenza”.
L’ultima agenzia di sondaggi usata da Le Parisien è stata Ipsos, della quale Albouy non è insoddisfatto, ma “il nostro mestiere è stare sul campo”, insiste.
L’analisi fatta dalle redazione dei due giornali fratelli è stata lunga e molto dibattuta, e si è anche cercato, spiega il direttore, “di rispondere al fatto che il lettori esprimono sfiducia nei media e dunque cosa possiamo fare noi per cambiare questa tendenza”.
Albouy, intervistato dalla radio France Inter ammette anche che nella discussione il fatto che i sondaggi abbiano sbagliato in casi eclatanti come la Brexit o la vittoria di Donald Trump ha avuto un certo peso. Come lo ha avuto il pressoché totale affidarsi della stampa a quei numeretti. “Ma non voglio fare nessun mea culpa – spiega – vogliamo solo lavorare in modo diverso”.
Dunque a Le Parisien “saranno le idee sui reportage, sui servizi sul campo a guidare il nostro lavoro d’ora in poi”. Ammette il direttore che “questo tipo di lavoro, alla fine, economicamente forse costerà anche di più che acquistare dei sondaggi”. Ma forse, aggiungiamo noi, potrà aiutare a tornare a fare del buon giornalismo e quindi a ritrovare qualche lettore perso per strada.