Bruxelles – Tremila soldati statunitensi, ottanta carri armati e centinaia di veicoli corazzati stanno attraversando in queste ore l’Europa per arrivare entro oggi sul suolo polacco. Si tratta del primo contingente mandato in Polonia da Washington per aiutare l’alleato della Nato a difendersi da temuti attacchi russi.
Il ritorno di un grande dispiegamento militare statunitense in Europa, come non avveniva da decenni, è visto da Mosca come “una minaccia ai nostri interessi e alla nostra sicurezza”, ha fatto sapere il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov all’emittente statunitense BBC, aggiungendo che si tratta del “terzo Stato che sta costruendo la sua presenza militare ai confini dell’Europa. E non è neppure di uno Stato europeo”.
Da parte della Polonia l’arrivo del contingente statunitense è visto con favore, perché sarebbe giustificato dalle “numerose esercitazioni” della Russia e “dalle sue azioni aggressive nelle aree contigue”, ha detto il sottosegretario di Stato per la Difesa polacco Tomasz Szatkowski alla BBC, riferendosi “all’Ucraina e all’annessione illegale della Crimea”.
Il contingente statunitense sarà impegnato anche in esercitazioni militari nei Balcani, come previsto dal piano dell’ex presidente americano Barack Obama, ideato in risposta alla politica estera russa considerata da Washington troppo aggressiva verso i vicini paesi dell’Est Europa. L’operazione militare statunitense comincia a pochi giorni dall’insediamento del nuovo presidente Donald Trump che ha dichiarato più volte la sua vicinanza a Mosca e che ha anche invitato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Sergey Kislyak alla cerimonia del 20 gennaio in cui sarà eletto presidente degli Stati Uniti d’America.