Bruxelles – La Commissione europea ha deferito la Spagna davanti alla Corte di giustizia Ue per aver fallito nel recuperare gli aiuti di stato incompatibili con le norme comunitarie elargiti durante il processo di digitalizzazione della rete televisiva nazionale. L’esecutivo ha stabilito anche la sospensione di tutti i pagamenti in corso per le operazioni di manutenzione della rete.
La decisione di Bruxelles arriva dopo che nel 2013 e nel 2014 l’esecutivo ha adottato due decisioni che stabilivano l’incompatibilità degli aiuti garantiti dalla Spagna per finanziare la transizione dall’analogico al digitale terrestre nelle aree remote del Paese. Secondo i principi comunitari di neutralità tecnologica, infatti, i finanziamenti pubblici devono essere disponibili per tutte le piattaforme di trasmissione, incluso internet, le reti satellitari o quelle via cavo, senza alcuna discriminazione. Le misure adottate dal governo spagnolo, invece, sono andate a beneficio solamente degli operatori del digitale terrestre e per questo sono state giudicate incompatibili con la normativa europea.
“Più di tre anni e messo dopo la prima decisione e più di due anni dopo la seconda, le autorità spagnole hanno recuperato solamente una piccola frazione dell’aiuto (circa il 2% dell’ammontare stimato con la prima decisione e nulla per quanto riguarda la seconda”, scrive Bruxelles in una nota, che per questo ha deciso di portare la Spagna davanti ai giudici del Lussemburgo. Secondo i calcoli della Commissione, il Paese deve restituire in totale 303,8 milioni di euro, ma finora ne ha recuperati solo 5,5.