Bruxelles – Dopo la marcia indietro per rientrare nel gruppo di Nigel Farage, per i grillini potrebbero aprirsi le porte anche della Lega Nord. Matteo Salvini, europarlamentare e leader del partito euroscettico, ha detto di essere “pronto ad accoglierli purché ci sia condivisione con le nostre battaglie”. Salvini lancia l’invito ad accogliere nel suo partito coloro che in queste ore stanno pensando di lasciare la barca 5 Stelle, facendo loro la stessa richiesta dell’ex leader dell’Ukip: “fare una battaglia seria sull’euro”.
L’avvicinamento dei 5 Stelle allla Lega di Salvini non sarebbe una novità: “So che tanti esponenti scottati ci hanno chiesto incontri a livello sia locale che nazionale”, ha spiegato Salvini. Sì ai 5 Stelle ma purché aderiscono alla battaglia contro l’euro che si concretizzerà nei prossimi mesi. “All’inizio di febbraio lanciamo una battaglia per riconquistare la sovranità monetaria”, ha dichiarato Salvini, “con un manuale aggiornato ad oggi sui vantaggi per l’Italia di uscire dall’euro”
Sul balletto del cambio di gruppo nelle ultime ore del movimento Salvini ha detto di “non voler commentare la farsa di Grillo”, ma tuttavia di essere “dispiaciuto perché pensavo di avere alleati diversi. Hanno provato a svendersi per due noccioline al partito più euro folle”, ha aggiunto, “riuscendo ad essere respinti”.
A una settimana dall’elezione del nuovo presidente del Parlamento europeo, la Lega Nord ha detto di non volersi schierare a favore di nessuno dei candidati.
“Se io dovessi scegliere tra popolari e socialisti non sceglierei né l’uno né l’altro”, ha spiegato Salvini, “Entrambi rappresentano l’Europa peggiore, l’Europa dell’inciucio europeo”.
Sulle elezioni italiane, invece, Salvini guarda alle prossime sentenze della Corte Costituzionale. “Monterò una tenda davanti alla Corte Costituzionale due giorni prima la sentenza”, ha annunciato Salvini, “Ho il timore che la Corte non decida nulla per permettere a Gentiloni di campare ancora qualche mese”.
E lancia un messaggio all’ex premier Renzi: “Siamo disponibili come Lega a votare subito qualsiasi legge elettorale arrivi anche per decreto in aula pur di votare il prima possibile”.