Bruxelles – Niente accordo con i Cinque Stelle. Dopo quasi 48 ore dall’annuncio della scelta di Beppe Grillo, il capogruppo dei liberali Alde al parlamento europeo Guy Verhofstradt dice che l’alleanza non si farà e i grillini accusano “l’establishment”.
“Sono arrivato alla conclusione che non ci sono sufficienti garanzie per sostenere un’agenda comune per riformare l’Europa”, dice Verhofstadt in una nota diffusa (e in un, pessimo come qualità, video su Youtube) dopo una riunione dei vertici del gruppo. “Il terreno comune non è sufficiente per accogliere la richiesta del Movimento Cinque Stelle di essere accolto nel gruppo Alde. Restano differenze fondamentali su questioni chiave per l’Europa. Comunque – conclude -, sui temi di interesse condiviso, come l’ambiente, la trasparenza e la democrazia diretta, il gruppo Alde e il Movimento Cinque Stelle continueranno a lavorare insieme strettamente”.
Il M5s risponde che “l’establishment ha deciso di fermare l’ingresso del MoVimento 5 Stelle nel terzo gruppo più grande del Parlamento Europeo”. Secondo i parlamentari pentastellati “questa posizione ci avrebbe consentito di rendere molto più efficace la realizzazione del nostro programma. Tutte le forze possibili si sono mosse contro di noi”.
L’establishment contro il MoVimento 5 Stelle https://t.co/IddkaZnHj8
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 9 gennaio 2017
“Abbiamo fatto tremare il sistema come mai prima”, rivendicano i parlamentari M5S e dicono “grazie a tutti coloro che ci hanno supportato e sono stati al nostro fianco. La delegazione del MoVimento 5 Stelle in Parlamento Europeo continuerà la sua attività per creare un gruppo politico autonomo per la prossima legislatura europea: il DDM (Direct Democracy Movement)”.