Bruxelles – Nel 2015 in soli 8 Stati membri è stato registrato l’80% delle vendite di carburante di tutta l’Unione europea. Invece, i 15 Stati membri con i tassi più bassi di vendita di carburante coprono il 10% del totale del mercato. A dirlo è il rapporto del 2015 sul monitoraggio della qualità del carburante, realizzato dall’Agenzia europea per l’ambiente (Aea) e in particolare dal centro europeo sulla qualità dell’aria e il cambiamento climatico (Etc/Acm).
Ogni anno gli Stati membri vengono posti sotto la lente di ingrandimento dei due istituti per verificare che rispettino la Direttiva europea sulla qualità del carburante (Fuel Quality Directive, Fqd). In generale, nel mercato europeo del carburante continua ad essere dominante il diesel che copre il 71% del mercato, seguito dalla benzina per il 29%. Le vendite del diesel sono cresciute dello 0,7% rispetto all’anno precedente, mentre quelle della benzina sono scese dello 0,5%.
Le vendite di diesel non sono state sempre così dominanti del mercato dei carburanti, ma sono cresciute notevolmente dal 2001, quando coprivano il 51% del mercato, al 2015 quando hanno raggiunto il 71%, e sono diffuse in tutti e 28 gli Stati membri con percentuali che superano il 60%, ad eccezione di Cipro, Grecia, Malta e Olanda.