Bruxelles – L’unione doganale europea, che nel 2018 compie cinquant’anni, deve operare come un unico soggetto, attraverso una migliore cooperazione tra autorità nazionali. Con questo obiettivo la Commissione europea ha adottato un piano a lungo termine per la gestione e il rafforzamento di uno dei principali strumenti per proteggere il mercato unico, la sicurezza e l’ambiente dell’Unione europea.
A maggio del 2016 l’Unione doganale si è dotata di un un quadro normativo, il codice doganale dell’Unione, che dovrebbe facilitare l’applicazione delle norme europee da parte delle autorità nazionali, le quali non sempre le mettono in pratica allo stesso modo.
È vero che grazie all’Unione doganale una volta sdoganate in uno Stato membro, le merci possono circolare liberamente all’interno dell’Unione, tuttavia ancora una connessione efficace tra le autorità nazionali delle dogane. Tra le priorità della Commissione c’è anche quella di favorire un accordo comune tra gli Stati membri sull’applicazione della normativa doganale dell’Ue.
Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: “La Commissione europea intende dotare le dogane nazionali e i 120 000 funzionari specializzati che vi operano degli strumenti adatti per svolgere questa missione cruciale”. Quali sono i nuovi strumenti che rafforzeranno le dogane di tutta Europa?
Secondo l’esecutivo, le amministrazioni doganali indipendenti degli Stati membri dovrebbero cooperare tra di loro e con le altre autorità come le guardie di frontiera e costiere nazionali, la guardia costiera e di frontiera europea ed Europol. Come? Attraverso un uso migliore dei sistemi informatici che gestiscono le procedure doganali, un modo per condividere più facilmente le informazioni, o anche usando apparecchiature doganali specializzate, come laboratori mobili e scanner di sicurezza.
Per creare una reale unione doganale la Commissione ha anche proposto un aggiornamento delle norme sul controllo del denaro contante alla dogane contro le attività finanziarie illecite di gruppi criminali e terroristici.