Roma – È arrivato nella serata di ieri l’annuncio di un intervento del governo per garantire liquidità alle banche che dovessero trovarsi in difficoltà in caso di stress “particolarmente” grave. Si tratta di un sistema di garanzie pubbliche che può arrivare fino a 20 miliardi di euro, ha spiegato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.
La misura (che, spiega una portavoce della Commissione europea, non è ancora arrivata a Bruxelles) è per il momento “precauzionale”, ma se vi si farà ricorso ci sarà un “impatto sul debito” pubblico nel 2017, ha proseguito il titolare di Via XX Settembre. Per questo il Consiglio dei ministri ha chiede al Parlamento l’autorizzazione di modificare i saldi previsti nella Legge di bilancio da poco approvata con l’ultima fiducia al governo di Matteo Renzi. Tuttavia, ha precisato il ministro, il provvedimento ha carattere “temporaneo” e prevede un rientro dei fondi utilizzati, dunque non impattare sui conti pubblici in modo strutturale, ha assicurato.
Gli aiuti verranno attivati in caso di richiesta da parte di un istituto di credito in difficoltà, e le modalità di intervento verranno definite “caso per caso”, garantendo il “rispetto della normativa europea”.
La prima applicazione di questo provvedimento potrebbe riguardare il Monte dei Paschi di Siena, nel caso in cui l’operazione di mercato per la ricapitalizzazione dell’Istituto richiesta dalla Bce dovesse fallire.
Francoforte ha fissato al 31 dicembre la scadenza entro la quale la banca dovrà effettuare l’aumento di capitale. Nei prossimi giorni si capirà la risposta del mercato al piano dei vertici Mps per evitare l’intervento statale, ma la misura dell’esecutivo andrà comunque avanti. Il problema infatti non riguarda solo l’istituto senese. Popolare di Vicenza, Veneto Banca e Banca Carige potrebbero essere le prossime a dover ricorrere al ‘paracadute’ pubblico.