Dalla scelta del pasto alla selezione del posto a bordo, dagli avvisi su smartphone all’accesso al wi-fi o alla serie televisiva preferita nel sistema di intrattenimento. Il futuro del volo e del modo in cui viaggiamo sta tutto in una parola magica, personalizzazione. Il concetto occupa e preoccupa da almeno un paio d’anni tutti i principali attori del settore: compagnie aeree, aeroporti, associazioni di categoria e aziende incaricate di fornire servizi tecnologici a vettori e scali. A fine ottobre la Iata ha fatto il punto della situazione in materia con un seminario dedicato a Londra.
In questo ambito, uno dei principali grattacapi delle compagnie aeree riguarda la configurazione delle cabine. Con le tecnologie esistenti, modificare il layout interno di un aereo, anche per il corto raggio, comporta smontare e rimontare l’intero piano dei sedili. Il costo di tale operazione è insostenibile, sia in termini di tempo in cui cui l’aereo deve rimanere fermo, sia per la quantità di ore lavoro necessarie. Per questo, le modifiche alle cabine vengono programmate in concomitanza con le principali manutenzioni, i C e D check, quando gli aerei rimangono fermi per diverse settimane. Ne deriva una scarsissima flessibilità dei servizi offerti a bordo e della qualità di viaggio in generale.
Per fare un esempio, un Airbus A320 è assegnato a due differenti rotte, una ad alta frequentazione con durata massima di due ore e il giorno successivo ad una rotta con domanda media e percorso di 4 ore e mezza, manterrà la medesima configurazione (tra i 150 e i 189 posti). Che debbano stare a bordo una o cinque ore, i passeggeri si ritroveranno la stessa distanza tra i sedili, la medesima offerta di intrattenimento e un servizio catering reso esclusivamente attraverso il carrello bevande e snack.
Nel tentativo di rispondere alle crescenti esigenze dei viaggiatori e in previsione di un boom della domanda di viaggi in aereo, A3, startup del gruppo Airbus operativa nella Silicon Valley sta sviluppando il progetto per rendere modulari le cabine degli aerei. Grazie allo studio di una nuova architettura, le compagnie aeree potranno cambiare a piacimento gli interni dei propri aeromobili in poche ore.
Attualmente, le cabine vengono montate con un sistema chiamato LOPA, “layout di accoglienza dei passeggeri“. Si comincia dal pianale, poi vengono montate cucine, servizi igienici, gallerie e spazi comuni per gli assistenti di bordo e infine i sedili. Ogni pezzo viene caricato con curapartendo dal fondo e procedendo verso la parte anteriore. Una volta che tutto è a posto, apportare qualsiasi modifica alla griglia significa sottoporre l’aereo ad un processo laborioso (e costoso) in cui nella maggior parte dei casi è necessario svuotare l’intera cabina e rimontarla pezzo dopo pezzo.
Il programma studiato da A3 permette si basa invece su singole sezioni degli interni della cabina. Ogni sezione può essere allestita caricata e scambiata separatamente in modo molto simile a come vengono caricati i moduli degli aerei cargo. Una volta che le compagnie aeree avranno costruito le singole sezioni con gli allestimenti desiderati, sarà possibile rimuovere o aggiornare la sezione che vogliono, senza dover modificare il resto della cabina. La flessibilità arriva al punto, sostengono gli ingegneri di A3, che in futuro le compagnie aeree potranno offrire letti a castello, bistrot, salotti o centri benessere.
Il sistema modulare potrebbe inoltre far risparmiare sui costi di manutenzione. Quando aree della cabina hanno bisogno di maggiore manutenzione o necessitano la sostituzione, non sarà più obbligatorio fermare l’aereo e sostituire l’intero allestimento, ma semplicemente rimuovere una sezione e sostituirla con una nuova.
Nei primi mesi del 2017, A3 costruirà un mock-up invitando compagnie aeree e passeggeri a dare un’occhiata. Saranno interessati ai feedback, e se tutto va secondo i piani il passo successivo sarà la costruzione di un prototipo.
Leggi l’articolo sul blog di Stefano Campolo.