Bruxelles – L’Irlanda si schiera contro l’Antitrust Ue e a fianco della Apple. Dublino ha, come annunciato, fatto ricorso contro la decisione della Commissione europea che ha chiesto al Paese di recuperare dall’azienda che fu di Steve Jobs 13 miliardi di euro di tasse non pagate. Il ministero del Tesoro del governo conservatore di Enda Kenny afferma che “si tratta di una interferenza nella sovranità nazionale” e che “Bruxelles ha avuto una comprensione errata di come funziona la tassazione delle multinazionali”. Il ricorso è stato fatto proprio lo stesso giorno in cui l’esecutivo comunitario ha reso pubblico il documento della decisione che era stata presa lo scorso 30 agosto scorso, quando la commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, aveva ufficializzato la decisione della Ue. In risposta il sito del governo di Dublino ha a sua volta pubblicato un documento in cui presenta i punti chiave del ricorso e accusa di Bruxelles di “cercare di riscrivere le regole nazionali sulle tasse applicate alle aziende”.
L’inchiesta dell’antitrust Ue, che era stata lanciata nel giugno 2014, aveva concluso che due tax rulings, conclusi tra l’azienda e l’Irlanda, uno nel 1991 e uno nel 2007, avevano “abbassato artificialmente” le tasse pagate dalla Apple a partire dal 1991, permettendo all’azienda della Silicon Valley di pagare imposte per un misero 0,05% dei suoi profitti nel 2011 e un ancor più misero 0,005% nel 2014.