Bruxelles – Secondo il Tribunale Ue. sono valide le multe milionarie inflitte dalla Commissione europea a Infineon e Philips per aver coordinato insieme ad altre due aziende, dal 2003 al 2005, il proprio comportamento sul mercato dei chip per carte nello Spazio economico europeo (See). Il Tribunale dell’Unione europea ha respinto i ricorsi presentati dalle due società contro la decisione presa il 3 settembre 2014 dall’esecutivo comunitario, secondo il quale il cartello si fondava su una rete di contatti bilaterali e di scambi tra le imprese d’informazioni commerciali sensibili, in particolare sui prezzi.
Quando è arrivato il momento di calcolare l’ammontare della multa, la Renesas ha beneficiato dell’immunità per aver informato la Commissione dell’esistenza dell’intesa. La Infineon ha ottenuto una riduzione del 20% per essersi limitata a partecipare agli accordi con la Samsung e con la Renesas. La Samsung, a sua volta, ha ottenuto una riduzione del 30% per aver fornito informazioni di valore aggiunto significativo. La Commissione ha quindi inflitto un’ammenda di 82.784.000 di euro alla Infineon e di 20.148.000 di euro alla Philips, non avendo queste ultime beneficiato di alcuna riduzione dell’importo dell’ammenda a norma della comunicazione sulla cooperazione.
La Infineon e la Philips avevano quindi deciso di rivolgersi al Tribunale dell’Ue perché annullasse la decisione della Commissione. Tali imprese contestavano, da un lato, l’esistenza di un’intesa, e, dall’altro, l’importo dell’ammenda loro imposta.
Il Tribunale dichiara però che la Commissione ha correttamente ritenuto che tali imprese avessero partecipato a pratiche anticoncorrenziali. Esso precisa, quanto alla Infineon, che sebbene la società non sia responsabile dell’infrazione nel suo complesso, deve essere considerata responsabile dell’infrazione nella misura in cui ha avuto contatti illeciti con la Samsung e con la Renesas.
Le due aziende hanno ora due mesi di tempo per impugnare la sentenza del Tribunale davanti alla Corte di giustizia dell’Unione, ma solo per questioni legate al diritto.