Bruxelles – Gli Stati membri libereranno la banda 700 Mhz entro il 2020, così da renderla utilizzabile per le connessioni 5G da mobile. Lo hanno deciso i negoziatori di Parlamento europeo e Consiglio Ue, che oggi hanno raggiunto un accordo informale sul testo proposto dalla Commissione europea. “L’accordo raggiunto aiuterà certamente a spingere l’economia europea”, ha detto la relatrice responsabile del dossier, l’italiana Patrizia Toia (Pd). “Con questa proposta, le istituzioni europee garantiscono un uso giusto ed efficace dello spettro in modo da soddisfare i bisogni sia del mobile che dei servizi di broadcasting – ha aggiunto – internet per il mobile di alta qualità per tutto e per tutti, ovunque, sarà possibile solo attraverso regole e infrastrutture moderne”.
All’interno del testo sul quale è stato trovato l’accordo, gli europarlamentari hanno voluto includere una clausola che obbliga gli Stati ad assicurarsi che i costi di migrazione e riassegnazione dello spettro siano compensati, soprattutto per il consumatori. “Tuttavia, la scadenza del 2020 può essere estesa per due anni dai singoli Stati membri per ‘ragioni debitamente giustificate’”, così com’era stato chiesto in particolare dall’Italia.
Per diventare operativo, il testo dovrà ora ricevere il via libera ufficiale di Parlamento europeo e Consiglio Ue, che però adesso appare come una mera formalità.