Bruxelles – Non sono affatto piaciute all’Eurogruppo le misure promesse da Alexis Tsipras per aiutare i pensionati più poveri e le isole che si stanno facendo carico del’accoglienza dei migranti che arrivano sulle coste greche. E così i ministri delle Finanze dell’area euro hanno sospeso le misure, già deboli, di sostegno al debito della Grecia che erano state promesse all’interno del programma concordato con il Paese. “Le istituzioni hanno concluso che le azioni del governo greco sembrano non essere in linea con i nostri accordi” ha detto un portavoce del capo dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, e per questo “allo stato attuale non c’è l’unanimità per poter implementare le misure di breve termine sul debito”. I ministri dell’Eurogruppo avevano deciso di ridurre il peso del debito (pari al 180% del Pil della Grecia) tagliando leggermente i tassi a breve e allungando alcuni termini di pagamento.
Ma l’impegno è saltato in seguito all’annuncio di Tsipras che ha deciso di destinare 617 milioni del surplus di bilancio ottenuto dal Paese in seguito a tagli e riforme per dare un contributo una tantum a 1,6 milioni di cittadini che ricevono una pensione inferiore agli 800 euro al mese. Il leader di Syriza ha anche deciso che le isole più colpite dalla crisi dei migranti saranno esentate dal dover pagare l’Iva. “Si stanno facendo carico del fardello dell’accoglienza e dell’ospitalità, e lo fanno per l’intera Europa. Per questo i cittadini di queste isole devono sapere che ci prendiamo cura di loro”, ha dichiarato Tsipras parlando alla tv pubblica del Paese. Ma la sua mossa non è piaciuta ai partner europei, soprattutto ai falchi dell’austerità. “Siamo in attesa di un chiarimento immediato sulla questione in modo che l’attuazione delle misure a medio termine sul sollievo del debito greco non sarà ritardata”, ha detto il portavoce del ministero delle Finanze tedesco alla Reuters.
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— Michel Reijns (@MichelReijns) December 14, 2016