Bruxelles – Nel 2017 l’ambiente in Europa continuerà ad essere minacciato dai cronici problemi dell’inquinamento, dalla frammentazione della biodiversità, dal traffico, dall’uso inefficiente dello spazio urbano e dall’inquinamento acustico. Secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), ‘TERM 2016: Transitions towards a more sustainable mobility system’, i problemi ambientali legati ai trasporti in Europa non sono destinati a essere risolti nel breve periodo e la creazione di una mobilità sostenibile nell’Unione è ancora lontana. “Dal 2010 al 2050 si stima che il trasporto delle persone aumenterà di circa il 40%, in particolare il trasporto aereo che costituisce il settore più in crescita e il trasporto delle merci subirà un aumento del 58%”. In un contesto come quello delineato dall’Aea, le previsioni dicono che anche le emissioni di gas serra “aumenteranno leggermente tra il 2030 e il 2050 del 15% rispetto ai livelli del 1990, molto al di sopra degli obiettivi del taglio delle emissioni del 60% previsto per il 2050”.
Partendo dai dati forniti dall’agenzia europea, i traguardi che l’Europa si era proposta di raggiungere nell’ambito della sostenibilità ambientale sembrano ancora lontani. Ciononostante, non sono pochi i cambiamenti che negli ultimi anni hanno interessato questo settore: dalle tecnologie emergenti come quelle delle auto elettriche o delle vetture senza conducente, alle recenti innovazioni che si sono diffuse velocemente come i servizi per pendolari di mobilità condivisa o su richiesta.
La sfida per il futuro dei trasporti è strettamente collegata alle trasformazioni ambientali e quindi al raggiungimento per gli Stati membri degli obiettivi a lungo termine di decarbonizzazione previsti per il 2050.