Bruxelles – Aveva gridato “meno, meno, meno marocchini nei Paesi Bassi”. Oggi un tribunale di Schipol ha condannato Geert Wilders, leader del “Partito della Libertà olandese”, per incitamento all’odio verso l’islam. Al deputato di estrema destra è stato attribuito il reato di incitamento alla discriminazione, ma la giustizia olandese non gli ha inflitto alcuna pena. È stato, invece, assolto per insufficienza di prove dall’accusa più grave di istigazione all’odio razziale.
Il particolare, il tribunale ha stabilito che Wilders ha violato la legge olandese con le sue affermazioni del 19 marzo 2014, quando in un raduno politico all’Aja ha intonato “meno, meno” alla domanda: “Vuoi più o meno marocchini in questa città e nei Paesi Bassi?”. Il presidente del tribunale ha spiegato che le dichiarazioni di Wilders sono state “avvilenti e offensive” nei confronti dei marocchini residenti in Olanda.
In testa ai sondaggi che lo danno in vantaggio come premier alle prossime elezioni del 17 marzo 2017, Wilders non è nuovo a dichiarazioni contro gli immigrati e i musulmani e ha subito commentato la sentenza dicendo che “i marocchini non sono una razza e le persone che li criticano non sono razzisti. Non sono un razzista e non lo sono i miei elettori”, ha aggiunto.