Bruxelles – La Commissione europea ha messo a punto la sua proposta per la fine delle tariffe di roaming dal 15 giugno 2017. Ora il testo è nelle mani dei governi, che dovranno discuterne il prossimo 12 dicembre. “Stiamo fornendo una soluzione equilibrata che è nell’interesse di tutti coloro che utilizzano telefoni cellulari e dispositivi collegati a internet. Ogni europeo sarà in grado di muoversi senza costi aggiuntivi”, ha spiegato il vicepresidente responsabile del mercato unico digitale, Andrus Ansip.
In sostanza la nuova proposta cancellerà le tariffe aggiuntive per tutti i servizi, tutelando però le compagnie telefoniche da un uso fraudolento di questa novità. In sostanza si tenta di impedire che qualcuno possa abbonarsi a un servizio più economico offerto in un Paese con il quale non ci sono stabili legami. Viene però superato il concetto di “residenza” e dunque potranno approfittare delle nuove regole anche coloro che, pur non avendo il domicilio ufficiale in un dato Paese in questo, di fatto, risiedono, e hanno la loro “casa”.
Tutti i viaggiatori europei potranno godere del “roaming come a casa”, opportunità creata dal Regolamento europeo, vale a dire che pagheranno lo stesso prezzo per le chiamate mobili, sms o dati se viaggiano lontano da loro “casa” (il loro Paese di residenza o con il quale hanno collegamenti stabili). Questo è il principio base.
Il nuovo testo, spiega una nota della Commissione europea, fornisce ulteriori dettagli sul concetto di “legame stabile” con un Paese, al fine di garantire che le persone, come i lavoratori frontalieri, i lavoratori distaccati, studenti e pensionati che hanno legami stabili con un Paese senza essere ufficialmente residenti, in quello Stato possono beneficiare delle offerte lì presentate.
Le nuove norme assicureranno, garantisce la Commissione, che i consumatori non saranno soggetti a controlli intrusivi o richieste onerose per la documentazione. Questo viene fatto prevedendo un minimo “periodo di osservazione” nel quale gli operatori possono identificare un rischio di uso di roaming abusivo – sulla base della presenza e del consumo a casa e all’estero. Secondo il parere delle associazioni dei consumatori, tale termine non può essere inferiore a quattro mesi. Se si riscontrerà che potranno essere imposti costi aggiuntivi è previsto un un periodo di preavviso minimo di 14 giorni prima che i supplementi possano essere imposti ai consumatori.
La proposta punta a salvaguardare l’accesso di tutti i consumatori, i viaggiatori e non i viaggiatori, alle offerte nazionali più competitive.
Dopo la discussione del Collegio dei commissari di ieri, il progetto di legislazione è stato inviato ai rappresentanti degli Stati membri, che si incontreranno lunedì 12 dicembre per votarlo. In seguito, la Commissione sarà in grado di adottare le regole. Inoltre, il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri incaricati delle telecomunicazioni dovranno finalizzare i negoziati sulla regolamentazione del mercato del roaming all’ingrosso (quello tra gli operatori).