Bruxelles – Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato la nuova direttiva che punta a ridurre i rischi alla salute e l’impatto ambientale dell’inquinamento atmosferico e impone limiti nazionali più severi sulle emissioni di alcune delle sostante inquinanti presenti nell’aria.
La normativa, che entrerà in vigore a partire dal 31 dicembre di quest’anno, ha l’obiettivo di dimezzare il numero delle morti premature legate all’inquinamento atmosferico entro il 2030 rispetto alle percentuali del 2005.
Solo nel 2010 l’inquinamento atmosferico ha provocato 400mila morti premature nei Paesi dell’Unione europea. Secondo i dati forniti dalla Commissione europea, “40 milioni di cittadini sono tuttora esposti a livelli di PM10 superiori ai limiti europei. Le aree non conformi agli standard PM10 e NO2 rappresentano, rispettivamente, il 32% e il 24% del territorio Ue.
“Le nuove regole salveranno vite umane e miglioreranno la salute dell’Unione europea. Tutto questo si traduce in un significativo impegno per gli Stati membri, ma noi siamo pronti per questa sfida”, ha dichiarato Lászlo Sólymos, ministro per l’ambiente slovacco e presidente di turno del Consiglio.
Entro il 2030 gli Stati membri, in particolare, devono ridurre le emissioni di sostanze come: biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx), composti organici volatili non metanici (COVNM), ammoniaca (NH3) e particolato fine (inferiore a un diametro di 2,5 micrometri).
I limiti in cui gli Stati membri devono rientrare tra il 2020 e il 2029 sono quelli stabiliti dagli obblighi internazionali che l’Ue deve rispettare nel quadro del protocollo di Göteborg, mentre dal 2030 in poi sono stati decisi tetti alle emissioni più stringenti.
Sono passati tre anni da quando, nel dicembre del 2013, la Commissione europea ha presentato il pacchetto per la qualità dell’aria, all’interno del quale è contenuta la proposta sui limiti alle emissioni inquinanti. Dopo l’accordo raggiunto a giugno di quest’anno tra il Parlamento europeo e il Consiglio, e l’approvazione in prima lettura a Novembre da parte del Parlamento europeo, ora l’adozione da parte del Consiglio mette il sigillo alla direttiva contro l’inquinamento atmosferico.