Bruxelles – Millecinquecento uomini pronti ad entrare in azione in un massimo di cinque giorni lavorativi. Da oggi è pronto ad essere dispiegato il nuovo corpo di intervento rapido della guardia frontiera e costiera europea che a partire da ottobre a preso il posto di Frontex nella gestione delle Frontiere esterne. Quella di una squadra pronta per le emergenze è una delle principali novità della nuova agenzia e dovrebbe evitare il verificarsi di situazioni di forte criticità come quelle osservate in Grecia la scorsa estate, nei momenti peggiori della crisi dei rifugiati.
Il pool di reazione rapida è composto da 1.500 uomini messi a disposizione dagli Stati membri Ue e dagli altri Paesi dell’area Schengen. Tra loro ci sono ufficiali addetti alla sorveglianza dei confini, esperti per la registrazione e la raccolta delle impronte digitali, esperti per il controllo dei documenti e per il controllo delle nazionalità. In situazioni di emergenza potranno iniziare ad agire in un massimo di cinque giorni lavorativi e la loro azione si aggiungerà a quella del personale normalmente impiegato nelle operazioni dell’agenzia per il controllo delle frontiere esterne. Attualmente, ad esempio, sono al lavoro ai confini circa 1.200 persone, impegnate ad assistere gli Stati membri nella sorveglianza o nella registrazione e identificazione dei migranti in arrivo.
Oltre ai 1.500 uomini, gli Stati membri hanno anche concordato di mettere a disposizione equipaggiamenti tecnici, tra cui mezzi, imbarcazioni ed aerei, che potranno essere utilizzati in caso di operazioni di intervento rapido. “Oggi abbiamo guadagnato uno strumento potente che permetterà a Frontex di assistere gli Stati membri e di affrontare insieme le emergenze ai confini esterni dell’Ue molto più rapidamente e in modo più efficiente”, ha sottolineato il direttore esecutivo dell’Agenzia, assicurando: “Continuiamo ad andare avanti con lo sviluppo di una vera Guardia costiera e frontiera che non incontri più carenze di personale o di equipaggiamenti nelle sue operazioni”.
“Questa è una pietra miliare importante nello sviluppo dell’Agenzia”, ha commentato il commissario europeo all’Immigrazione, Dimitris Avramopoulos, secondo cui il nuovo corpo di intervento rapido “assicurerà, ogni volta, che sia disponibile il necessario sostegno per aiutare gli Stati membri in casi in cui i confini esterni comuni dell’Ue siano posti sotto forte pressione”.