Bruxelles – Il voto degli under 35 è stato tra gli elementi determinanti della vittoria del No al referendum costituzionale, dunque si deve ripartire dai giovani per capire la società italiana. E’ quello che propone Daniele Viotti, europarlamentare del Pd, all’indomani della sconfitta referendaria.
“È evidente che cercare i voti al centro non serve più, così come l’essere moderati. Ripartiamo da proposte nuove, dalle politiche giovanili, per esempio – dice Viotti – . Bisogna fare i conti con il fatto che i giovani (fascia 18-34) hanno votato in massa per il no (81%). Chiediamo quindi agli under 35 come vogliono e come immaginano il futuro; che idee hanno per il lavoro, l’uguaglianza, l’innovazione, la scuola, la ricerca, la cultura, l’ambiente”.
Nel voto di ieri “abbiamo perso”, ammette Viotti, che comunque si definisce “orgoglioso di aver sostenuto questa riforma”. Al premier Matteo Renzi “concediamo l’onore delle armi. Ha concentrato tutto su di sé (sbagliando, come ho sempre detto) – ricorda Viotti – e ne ha accettato i risultati. Un bel discorso di sconfitta, che però deve avere delle conseguenze politiche”.
Per quanto riguarda il rapporto con l’Europa, aggiunge l’europarlamentare, “è evidente che l’Italia da domani si ripresenterà con meno forza rispetto a prima… Tutti i giornali stranieri aprono dicendo che è stato un voto sull’Europa e sull’euro e questo ci indebolisce enormemente nel campo delle trattative. Avendo fondamentali macroeconomici peggiori della Gran Bretagna e degli Stati Uniti, la nostra ‘Brexit’ potrebbe avere conseguenze molto pericolose”.