Bruxelles – Dall’Austria arriva un segnale di speranza all’Europa, o almeno questo è l’auspicio del presidente eletto Alexander van der Bellen, che nella sua netta vittoria di ieri al ballottaggio ha voluto vuole leggere una sconfitta dei populismi e dei nazionalismi, rappresentati dal suo avversario, Norbert Hofer, esponente dell’estrema destra austriaca. Poche ore dopo la chiusura delle urne, con i risultati ancora parziali ma dall’esito inequivocabile, il 72enne candidato ecologista ha dichiarato: “Da Vienna arriva oggi un segnale di speranza, di cambiamento positivo in Europa, un segnale che nelle capitali europee verrà accolto ed analizzato con molta cura”. Pronta la risposta, proprio dal cuore dell’Unione europea, con le congratulazioni che gli sono state rivolte tanto dal Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, che dal Presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz. “E’ un piacere congratularmi di cuore per la vostra elezione (…). A nome dell’Unione europea e personalmente vi auguro ogni successo”, ha dichiarato Tusk. “Nel momento in cui ci troviamo ad affrontare numerose e difficili sfide, è fondamentale poter contare ancora sul contributo costruttivo dell’Austria per la ricerca di soluzioni condivise in Europa e per il consolidamento dell’unità europea”.
Dal canto suo, Schulz ha accolto con soddisfazione il risultato del voto presidenziale in Austria, definendolo come “una pesante sconfitta del nazionalismo e del popolismo antieuropeo”. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni si è congratulato su Twitter per la vittoria di Alexander van der Bellen alle presidenziali austriache: “La vittoria di Van Der Bellen in Austria è davvero una bella notizia per l’Europa”. Anche il capo della diplomazia tedesca Frank-Walter Steinmeier ha espresso soddisfazione per la vittoria alle presidenziali austriache del candidato ecologista van der Bellen: “E’ un buon segnale contro il populismo in Europa”, ha scritto Steinmeier che, con tutta probabilità, sarà eletto a febbraio Presidente federale tedesco. Dopo aver stretto la mano al suo rivale Hofer, Van der Bellen, che ha vinto con un margine decisamente più ampio rispetto al ballottaggio, poi annullato, del 22 maggio scorso, ha detto che quella di ieri è “senza esagerazioni” una “giornata storica”. Storica anche perché, per la prima volta nella storia dell’Austria, sulla poltrona più importante del Paese non siederà un rappresentante di una delle due tradizionali famiglie politiche, popolari e socialdemocratici, ma un verde. Agli austriaci, esausti dopo un anno di campagna elettorale ma che comunque hanno partecipato al voto con un’affluenza superiore a quella di maggio, Van der Bellen ha promesso di voler essere “il presidente di tutti, di coloro che mi hanno eletto e di quelli che non lo hanno fatto” e ha assicurato di voler essere “al di sopra dei partiti”.
“La mia convinzione – ha concluso il neo eletto presidente federale, che si insedierà a gennaio per 6 anni – è che l’Austria è un grande Paese, che ha dato tanto in passato e lo farà anche in futuro”. Il partito dell’estrema destra austriaca Fpoe ha riconosciuto la sconfitta al ballottaggio. Norbert Hofer si è congratulato con l’avversario per la sua “vittoria” alle elezioni presidenziali e ha invitato “tutti gli austriaci a lavorare assieme”, in un messaggio postato su Facebook. “Mi congratulo con Alexander Van der Bellen per il suo successo e chiamo tutti gli austriaci a restare solidali e a lavorare assieme”, ha dichiarato il vicepresidente del Parlamento, che si è detto “profondamente triste” per l’esito del voto. I risultati definitivi del voto austriaco espresso nei seggi elettorali, senza le schede elettorali per posta, vedono Alexander Van der Bellen al 51,68%, mentre Norbert Hofer è al 48,32%. Lo spoglio dei voti postali inizia questa mattina. L’affluenza alle urne è stata del 64,56%, la partecipazione complessiva al voto, comprensiva di quello per posta, del 74%. Superiore dunque al ballottaggio del 22 maggio, quando fu del 72,65%. Le proiezioni, comprensive del voto postale, prevedono una vittoria per Van der Bellen con una percentuale superiore al 53%. Per la sua vittoria il neo eletto presidente deve ringraziare soprattutto le donne e i giovani. Le donne hanno dato per il 62% la loro preferenza a Van der Bellen, per il 38% a Hofer. Fra i giovani, la percentuale per il 72enne candidato verde è stata del 58%, il 42% ha dato il suo voto al 45enne dell’estrema destra populista. Percentuali quasi identiche nella fascia di età intermedia, di nuovo nettamente a favore di Van der Bellen tra gli over 60.
Notizia tratta da Askanews.