Bruxelles – L’uso delle energie rinnovabili cresce nell’Unione europea, ma gli Stati membri devono risparmiare più energia. A dirlo è l’Agenzia europea per l’ambiente nel suo ultimo rapporto sul raggiungimento degli obiettivi per il 2020 da parte degli Stati membri in materia di rinnovabili ed efficienza energetica.
L’analisi, contenuta nel rapporto “Trends and Projections in Europe 2016: Tracking progress towards Europe climate and energy targets”, in cui l’Aea inserisce anche studi specifici sui singoli Stati membri su energia e clima.
Nonostante i trend generali siano positivi, il rapporto evidenzia alcuni punti di debolezza ad esempio nei trasporti, in cui “l’uso delle energie rinnovabili è ancora insufficiente e le emissioni di gas serra invece sono in aumento”, ha spiegato Hans Bruyninckx, direttore dell’Aea. “Ora gli Stati membri devono aumentare l’ambizione nazionale e gli sforzi per raggiungere gli obiettivi europei previsti per il 2020 e il 2030, e per mantenere l’Ue sul cammino verso un’economia a basse emissioni di carbonio, competitiva e circolare entro il 2050”.
Entro il 2020 il 20% del consumo energetico europeo dovrà provenire da fonti rinnovabili. I dati del 2015 sono positivi: oggi l’Europa produce il 16,4% dell’energia da fonti solari ed eoliche, 0,4 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente.
Venti Stati membri, ad eccezione di Francia, Irlanda, Malta, Olanda, Polonia e Portogallo, sono sulla strada giusta e stanno per raggiungere o addirittura superare gli obiettivi nazionali che si sono prefissati. Per il 2020, inoltre, i Paesi europei devono ridurre il consumo di energia del 13% rispetto ai livelli del 2005. Nel 2015 l’Europa si è avvicinata al traguardo con l’11% di risparmio energetico, nonostante tra il 2014 e il 2015 ci sia stato un aumento del consumo pari all’1%. Anche in questo caso quasi tutti gli Stati membri sembra che raggiungeranno gli obiettivi del 2020, ad eccezione di Estonia, Malta e Svezia.
Nonostante i buoni risultati raggiunti sul fronte delle energie rinnovabili, l’agenzia europea raccomanda di aumentare gli sforzi per raggiungere il traguardo del risparmio energetico e stimolare i consumatori a modificare le proprie abitudini.