Bruxelles – Nuovo passo avanti sulla strada verso l’abolizione definitiva delle tariffe di roaming in Europa. La commissione Industria del Parlamento europeo ha approvato (con 53 voti a favore, 5 contrari e 2 astensioni) la proposta di risoluzione legislativa che farà da base ai negoziati con gli Stati membri sui tetti alle tariffe di vendita del roaming all’ingrosso. Nonostante l’apparente tecnicità della questione, tali prezzi influiscono indirettamente sulle bollette finali dei consumatori, ai quali si vuole dare la possibilità di pagare le spese telefoniche all’estero allo stesso costo di quando si trovano nel Paese di residenza.
La proposta su cui hanno trovato l’accordo gli eurodeputati prevede un tetto per le tariffe roaming all’ingrosso pari a 0,3 centesimi di euro per le chiamate vocali invece dei 0,4 chiesti dalla Commissione Ue, un tetto sul traffico internet che diminuisce gradualmente da 4 a 1 euro per gigabyte (invece dei 0,0085 euro per megabyte) e 0,01 centesimi per i messaggi di testo come proposto dalla Commissione europea.
“La commissione oggi ha dato un forte mandato per i negoziati con gli Stati membri”, ha dichiarato Miapetra Kumpula-Natri dei Socialisti e Democratici, relatrice della proposta. Ora, infatti, la palla passa al Consiglio Ue, che venerdì 2 dicembre voterà la propria posizione rispetto al testo presentato dalla Commissione europea, dopodiché potranno cominciare i negoziati fra le due istituzioni per giungere a un accordo definitivo (che dovrà essere approvato da entrambi i co-legislatori prima di entrare in vigore). Le norme devono essere stabilite entro il 15 giugno 2017.