Bruxelles – Raddoppiare la durata e aumentare i finanziamenti del Piano Juncker per gli investimenti (il cui vero nome è Piano di investimenti per l’Europa). E’ la proposta, ampiamente annunciata nei mesi scorsi, che poggi la Commissione europea ha formalizzato, dopo aver verificato l’efficacia del Piano in questi primi due anni di lavoro e la sua utilità anche per il futuro.
L’annuncio è venuto oggi dal vice presidente della Commissione Jyrki Katainen, responsabile per la Crescita e l’Occupazione. “Il piano di investimenti apporta risultati concreti e raggiunge persone fisiche e aziende in tutta Europa – ha rivendicato il finlandese -. Le imprese possono espandere le proprie attività, assumere nuovi dipendenti e investire maggiormente nella ricerca e nello sviluppo”. Katainen ha ricordato che “i progetti approvati dalla Bei nel quadro del Feis (il Fondo che attua il Piano Juncker, ndr) mobilitano 154 miliardi di euro in investimenti totali in 27 Stati membri e sostengono quasi 380.000 Pmi”.
A questo punto la parola tocca ai governi e al Parlamento europeo, e il vicepresidente della Commissione li invita “ad adottare al più presto la nostra proposta per aiutarci a promuovere investimenti sostenibili, al fine di ridare lavoro ai cittadini europei e incentivare la crescita nell’Ue”.
Il Presidente della Commissione Jean-Claude Juncker nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 14 settembre scorso aveva lanciato la proposta (nell’aria da tempo) di prolungare e ampliare il Piano che porta il suo nome. Successivamente la Commissione ha attivato tre valutazioni, tra cui una valutazione indipendente prevista quando è stato istituito il Feis. I loro risultati, spiegano a Bruxelles, alimenteranno il dibattito legislativo con il parlamento europeo e gli Stati membri.
In occasione del vertice dei 27 svoltosi a Bratislava il 15 settembre e del Consiglio europeo di ottobre gli Stati membri si sono impegnati a concordare la loro posizione negoziale sulla proposta della Commissione nella riunione del Consiglio Ecofin del 6 dicembre, tenendo conto della valutazione indipendente.
Tutte e tre le relazioni hanno rilevato che il Feis ha già aumentato l’accesso ai finanziamenti e mobilitato capitali privati ed hanno individuato i settori in cui il piano di investimenti potrebbe essere migliorato.
Secondo Juncker “il piano di investimenti è la nostra iniziativa faro e ha già dimostrato di poter migliorare il contesto degli investimenti in Europa. Abbiamo prestato ascolto e imparato dalle prime esperienze. I riscontri che abbiamo ricevuto sono in linea con la nostra proposta di affinare, espandere e rafforzare il piano”.
La proposta della Commissione punta a raddoppiare la durata e la capacità del Feis estendendo, in una prima fase, la sua durata sino alla fine del 2020 ed aumentando l’importo totale degli investimenti da 315 miliardi di euro ad almeno 500 miliardi. La proposta presta già maggiore attenzione all’addizionalità, ai contributi del settore privato e all’aumento della trasparenza nella selezione dei progetti.