Bruxelles – Dai rappresentanti degli altri Paesi europei “c’è un sostegno al Sì al 101%”. Così il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi, a Bruxelles per il consiglio Competitività, descrive il clima di attesa in vista del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. “Sono tutti molto cauti perché sanno che è una scelta che spetta agli italiani” ma “è chiaro a tutti che l’Italia in questi due anni e mezzo è cambiata e ha portato avanti un processo di riforme importante di cui si parlava da tanti anni e che finalmente accadono”, sottolinea il sottosegretario. Il motto con cui ora viene descritta l’Italia, scherza Gozi, è “’eppur si muove’, dopo tanto immobilismo e tanti anni in cui abbiamo parlato di riforme senza farne”. Ora, “tutti sperano che questo movimento continui ed è chiaro che solo il Sì alla riforma costituzionale può permettere all’Italia di continuare sulla via delle riforme”, continua il sottosegretario.
Gozi commenta anche il sostegno alla riforma costituzionale arrivato dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che in un’intervista alla Stampa ha detto “mi limito a dire che non vorrei vincesse il no”. Una dichiarazione che “per me conferma il fatto che Italia è presa qui molto seriamente, è un Paese considerato serio e che fa riforme serie”, commenta Gozi, secondo cui è “perfettamente normale che il presidente della Commissione speri che l’Italia continui ad essere una storia di successo per l’Europa anziché tornare ad essere un punto interrogativo o un sorvegliato speciale come era in passato e com’era ad esempio all’epoca del governo Monti”.