Bruxelles – Il Belgio cede circa 13 ettari del proprio territorio all’Olanda, la quale in cambio dà più o meno 3 ettari del suo. Seduti intorno ad un tavolo, i rappresentanti dei due Paesi hanno firmato oggi ad Amsterdam un accordo per un pacifico scambio di territori tra di loro, raggiunto sulla base della considerazione che sia semplicemente logico così. Si tratta di piccoli appezzamenti, sulle rive del tortuoso fiume Mosa, che segna parte del confine tra i due Paesi.
Lo scambio è stato reso ufficiale oggi in un documento firmato dai ministri degli esteri dei due Paesi alla presenza del re belga Philippe e del re olandese Willelm-Alexander. Il Belgio ha ceduto all’Olanda una piccola penisola collegata solo col territorio olandese, e in cambio ha ottenuto dal suo vicino piccoli terreni, non distanti da lì. Per arrivare alla firma, sono stati comunque necessari anni di negoziati e studi, soprattutto per dirimere complicate questioni legali. In particolare per quel che riguarda la parte belga collegata solo all’Olanda, che aveva fama di essere una sorta di rifugio per trafficanti di stupefacenti. La polizia olandese non poteva andarci in quanto territorio belga, mentre la polizia belga non poteva arrivarci attraversando il fiume perché mancano gli attracchi e neanche passando per il territorio olandese, se non ottenendo permessi particolari dall’Olanda.
Le modifiche del confine hanno coinvolto i comuni olandesi di Eijsden-Margraten e Maastricht e quello vallone di Visé: all’entrata in vigore del trattato, il Belgio sarà più piccolo di 10 ettari. Questo scambio, secondo quanto dichiarato dal ministro degli Esteri belga Didier Reynders, rappresenta “la prova che le frontiere possono essere modificate in modo pacifico”. “Abbiamo mostrato che Belgio e Olanda hanno adattato pacificamente con successo i loro confini, da bravi vicini”, ha detto il ministro degli esteri olandese Bert Koenders nel corso della cerimonia per la firma dell’accordo.