Bruxelles – Con l’annuncio di Martin Schulz di voler rinunciare alla possibilità di un terzo mandato alla guida del Parlamento europeo per candidarsi alle elezioni tedesche, la corsa alla sua successione si fa più serrata. I socialisti, che puntavano a una sua riconferma a dispetto della consuetudine che vede il Pse alternarsi con il Ppe in quella carica, ora si trovano senza un candidato di peso (cosa che potrebbe andare a vantaggio del liberale Guy Verhofstadt) e i popolari stanno già studiando chi potrebbe essere il loro politico che potrebbe raccogliere la maggioranza dei consensi nell’Aula e assicurargli così la guida di tutte le istituzioni Ue.
Vote Watch ha preparato alcune tabelle per mostrare come hanno votato gli eurodeputati popolari i cui nomi stanno circolando in maniera insistente nella corsa alle nomine, sui i principali temi in discussione a Bruxelles e Strasburgo.
Nel totonomine popolare compare innanzitutto il capogruppo Ppe Manfred Weber, tedesco della Csu, partito fratello dei cristiano democratici di Angela Merkel, che però è appena stato scelto per un nuovo mandato alla guida del gruppo di centro destra, ruolo più politico che non lascerà molto facilmente. In pole c’è il francese Alain Lamassoure, un moderato e piuttosto apprezzato in Aula. Nella scorsa legislatura, in quanto presidente della commissione Bilancio, gestì le difficili trattative con il Consiglio sul bilancio pluriennale dell’Ue, ed è ora membro del gruppo di alto livello che dovrà studiare come fornire l’Unione europea di risorse proprie guidato da Mario Monti.
In corsa c’è anche un italiano, Antonio Tajani, che ha dalla sua il fatto di essere primo vicepresidente del Parlamento europeo e di essere riuscito a prendere più voti dello stesso Schulz nelle votazioni in Aula a inizio legislatura. A suo svantaggio però c’è il fatto che, nonostante l’ottimo curriculum dato soprattutto dall’esperienza pesante di ex vicepresidente della Commissione europea, Tajani è un membro di Forza Italia, partito che ormai ha una piccola rappresentanza a Strasburgo (solo 12 deputati) e non ha più, in Europa come in Italia, la forza parlamentare di un tempo.
Un altro nome che circola con insistenza è quello di Othmar Karas, membro del partito popolare austriaco e attualmente il capo della delegazione austriaca nel Partito Popolare europeo nonché capo della delegazione di Strasburgo alla Russia. Tra le file popolari c’è poi anche una donna, l’irlandese Mairead McGuinness, membro Fine Gael e vicepresidenti dell’Assemblea comunitaria e responsabile della politica di informazione e comunicazione del gruppo.
Altri due candidati, seppure meno forti, sarebbero poi lo sloveno Alojz Peterle, presidente della delegazione nella Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia e lo svedese Gunnar Hökmark.