Bruxelles – Fallire fa parte del rischio d’impresa, per questo la Commissione europea ha deciso di dare una seconda opportunità agli imprenditori che che sono insolventi garantendo loro l’estinzione del debito dopo un periodo di massimo 3 anni.
L’esecutivo di Bruxelles ha presentato una proposta legislativa in materia di diritto fallimentare con cui non solo aiuterà chi ha già fallito, ma consentirà alle imprese in difficoltà finanziarie e non ancora in rovina di intervenire subito evitando il fallimento e il licenziamento del personale.
Secondo la Commissione, attualmente metà degli europei non avviano un’impresa per paura di fallire e spesso le aziende vengono liquidate invece di essere ristrutturate. “Noi invece vogliamo aiutare le imprese a ristrutturarsi in tempo, in modo che sia salvati i posti di lavoro”, ha dichiarato il Vicepresidente della Commissione Frans Timmermans.
Bruxelles vuole dare una seconda opportunità “alle 200mila aziende che ogni anno in Europa vanno in bancarotta”. A fornire i dati dei fallimenti è la Commissaria alla Giustizia Věra Jourová che ha parlato anche di “una perdita di 1,7 milioni di posti di lavoro” legata alle aziende che vanno in rovina.
“Questa iniziativa è l’elemento chiave del Piano d’azione del Capital Markets Union e della Strategia del Mercato unico”, ha spiegato Jourová, “Le nuove regole aiuteranno ad attrarre investitori, creare e preservare il lavoro, così come ad assorbire i traumi economici”.
Tra gli ulteriori effetti positivi che la nuova misura potrebbe portare, secondo la Commissione, c’è anche “la riduzione dei costi e delle procedure fallimentari negli Stati membri, la diminuzione dell’incertezza legale dei creditori e investitori, nonché l’abbassamento dei tassi di interesse sui debiti non pagati”.