Roma – Il voto del Parlamento europeo sui negoziati per l’adesione della Turchia all’Unione europea, “qualunque sarà l’esito, non ha valore ai nostri occhi”. È la dura reazione del presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, alla posizione dell’Assemblea di Strasburgo, orientata ad approvare domani una risoluzione che chiede il congelamento del processo negoziale in seguito alla dura repressione messa in atto da Ankara dopo il fallito colpo di stato del luglio scorso.
Intervenendo a una riunione dell’Organizzazione per la cooperazione islamica, a Istambul, Erdogan ha spiegato che considererebbe l’approvazione della risoluzione come una prova che l’Ue “prende le parti” delle organizzazioni terroristiche. “Abbiamo chiarito più e più volte che abbiamo cura dei valori europei più di molti Paesi dell’Ue”, ha aggiunto, “ma non abbiamo visto sostegno concreto dagli amici occidentali. Nessuna promessa è stata mantenuta”.
Un’apertura nei confronti di Erdogan arriva da Angela Merkel. La cancelliera tedesca, intervenendo al Bundestag, ha sostenuto che “dobbiamo mantenere aperto il dialogo con la Turchia”, anche se “ciò non esclude il fatto che si debba parlare chiaramente dello sviluppo di eventi allarmanti in quel Paese”, ha precisato.