Bruxelles – “In molti vorrebbero che Nigel Farage fosse l’ambasciatore del Regno Unito negli Stati Uniti”. A dirlo è stato in un tweet il neo eletto presidente americano Donald Trump, convinto che il suo amico nonché strenuo sostenitore a capo dell’Ukip, il controverso partito indipendentista britannico, “farebbe un grande lavoro” nel rappresentare il suo Paese oltre oceano.
Many people would like to see @Nigel_Farage represent Great Britain as their Ambassador to the United States. He would do a great job!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 22, 2016
Farage, il primo politico europeo ad essere volato negli Usa per congratularsi con Trump, si è detto “lusingato” del tweet, nonostante non si “veda molto nel ruolo di diplomatico” e di averlo preso come “un fulmine a ciel sereno”. Una notizia inaspettata per Farage, dunque, ma non troppo, perché fin dalla discesa in campo del miliardario di New York alla corsa presidenziale il leader britannico anti-Europa è stato sempre al suo fianco e qualche giorno dopo la vittoria di Trump, il 14 novembre, Farage si era già proposto nel ruolo di mediatore tra i due Paesi: “Il governo britannico ha bisogno di ricucire i rapporti e migliorare le relazioni tra Usa e Regno Unito”, scriveva in un tweet, aggiungendo, “Io posso dare una mano”.
The British government needs to mend fences to improve US-UK relations – I can help. https://t.co/1k78tf7oFK
— Nigel Farage (@Nigel_Farage) November 14, 2016
Serve davvero un nuovo ambasciatore britannico per gli Stati Uniti d’America? Sembrerebbe di no. A Downing Street fanno sapere che “al momento non c’è un offerta di lavoro” per il ruolo offerto a Farage da Trump. “Abbiamo già un ambasciatore eccellente negli Usa”, ha specificato il portavoce del governo.