Roma – Si riaccende lo scontro tra Roma e Berlino sui bilanci pubblici. Stamane, nel corso del dibattito al Bundestag sulla legge di bilancio, il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, aveva respinto al mittente le raccomandazioni della Commissione europea che invitano la Germania a fare di più per porre rimedio all’eccesso di surplus nella bilancia tra import ed export. Sono consigli rivolti “al paese sbagliato”, ha liquidato il ministro, secondo il quale, “con queste raccomandazioni, la Commissione devia dal suo compito di giudicare se i bilanci e budget” dei “singoli paesi europei corrispondo alle regole e agli accordi”.
Il tedesco non ha chiamato in causa nessuno Stato membro in particolare, ma che tra i suoi bersagli ci sia l’Italia non è un mistero, tanto che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si è sentito in dovere di rispondere. “Sono d’accordo” con Schaeuble, ha dichiarato il premier da Piombino, ma “cominciamo a controllare il bilancio tedesco, che ha un surplus commerciale che sta creando problemi a tutta l’Europa”, ha precisato.
Il confronto si inserisce nella battaglia che in sede europea vede il governo italiano impegnato per allentare la rigorosa applicazione delle regole di bilancio, mentre il tedesco preme perché non si abbandoni la linea dell’austerità. Un rapporto teso, quello tra Roma e Berlino, che difficilmente si ammorbidirà nel breve periodo, dal momento che Renzi sta usando la lotta all’austerity nella campagna referendaria per la riforma costituzionale, e in Germania è di fatto partita la competizione per le elezioni politiche 2017, dopo l’annuncio di Angela Merkel di volersi candidare al quarto mandato consecutivo.