Bruxelles – Il candidato socialista alla guida del Parlamento europeo per la seconda metà della legislatura resta Martin Schulz. Lo ha dichiarato il capogruppo S&D Gianni Pittella parlando con i giornalisti a Strasburgo dove è in corso la Plenaria. “Lo sosteniamo per il terzo mandato per due ragioni di fondo”, ha spiegato Pittella. Innanzitutto perché “ha assicurato un ‘upgrading’ di questo Parlamento come mai fatto nel corco negli ultimi decenni, e garantisce la stabilità delle istituzioni in una fase di crisi”. La seconda motivazione, “di carattere squisitamente politico”, è che “non possiamo accettare che ci siano 3 presidenze in mano ai popolari”, riferendosi a quelle di Consiglio e Commissione già appannaggio di esponenti Ppe con Donald Tusk e Jean-Claude Juncker. La presidenza del Parlament europeo per consuetudine viene divisa tra i due maggiori gruppi dell’Aula che si passano il testimone a metà del mandato, ma stavolta i socialisti intendono fare uno strappo a questa regola.
Schulz però potrebbe, come affermano in tanti in Germania, diventare ministro degli Esteri e poi correre come successore di Merkel. “Se poi Schulz sceglie altre cose sono problemi suoi e fatti suoi”, ha concluso Pittella “ma noi lo sosteniamo perché preferiamo stia qui a fare il presidente per 2 anni e mezzo”.