Roma – Il negoziato tra Bruxelles e Londra per il divorzio del Regno unito dall’Unione europea “dovrebbe cominciare a metà del 2017 e terminare il più rapidamente possibile, consentendoci di raggiungere l’accordo prima delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, nella primavera del 2019”. Lo dichiara il sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, dopo aver incontrato il caponegoziatore della Commissione europea per la Brexit, Michel Barnier, in un colloquio dal quale è emersa “una tempistica chiara” sulla trattativa.
Gozi ricorda che “siamo in attesa della notifica” ufficiale del Regno unito, cha ha già annunciato di voler presentare a marzo prossimo la richiesta di attivare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, ma considera la visita di Barnier in Italia “un passo avanti significativo” perché fa chiarezza sulla tabella di marcia della Brexit.
Nella tappa romana del suo tour per le capitali europee, il capo negoziatore della Commissione ha incontrato anche alcuni ministri. Il titolare degli Esteri Paolo Gentiloni – riporta una nota della Farnesina – ha sottolineato che “il processo che condurrà alla Brexit dovrà tenere conto anche dei diritti acquisiti dai cittadini europei, tra cui un numero consistente di italiani, residenti nel Regno Unito, in condizioni di reciprocità con quelli dei britannici residenti in Italia”.
Tanto Gentiloni quanto Gozi hanno confermato il sostegno dell’Italia alla Commissione europea nella conduzione delle trattative, come del resto hanno fatto gli altri ministri incontrati da Barnier, quelli dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Tutti gli esponenti dell’esecutivo hanno ribadito che la posizione italiana in merito alla Brexit si fonda sul principio di considerare inseparabile la permaqnenza nel Mercato unico e il mantenimento della libera circolazione delle persone.