Bruxelles – La Russia di Vladimir Putin non resterà a guardare, mentre la Nato dispiega battaglioni nei Paesi ad Est dell’Alleanza. Presto arriveranno “contromisure”, sotto forma di missili a corta gittata schierati a Kaliningrad, il lembo di terra russo tra Lettonia e Polonia. A mettere in guardia la Nato è il presidente russo in persona che, nel documentario di Oliver Stone sull’Ucraina che sarà trasmesso questa sera dalla tv russa dichiara: “Il processo decisionale della Nato ci preoccupa. Non appena un Paese aderisce all’Alleanza atlantica, gli è praticamente impossibile resistere alle pressioni dei grandi paesi come gli Stati Uniti e quindi accetta di dispiegare qualsiasi cosa, un sistema di difesa missilistico, nuove basi o, se necessario, sistemi missilistici. E noi, cosa dobbiamo fare?”. Mosca, secondo il leader del Cremlino, non ha scelta: “Siamo costretti ad adottare contromisure, ovvero a puntare i nostri sistemi missilistici verso quei siti che pensiamo ci minaccino”. Risultato: “La situazione si sta surriscaldando”, ammette Putin, secondo la trascrizione pubblicata in anticipo dall’agenzia Tass.
Un annuncio confermato anche dal presidente della Commissione difesa del Consiglio della Federazione russa, Viktor Ozerov che, in un’intervista a Ria, ha ribadito: “Come misure di risposta a queste minacce dovremo dispiegare forze aggiuntive”. Un rafforzamento che “include il dispiegamento di S-400 e Iskander a Kaliningrad”. Fin ad ora i missili Iskander erano dispiegati nell’enclave solo su base provvisoria, per esercitazioni.