Bruxelles – “Vorrei che l’Unione europea ricostruisse la bella cattedrale di Norcia e facesse vedere alle persone che l’Ue c’è anche quando le cose vanno male. Questo dovremmo fare. E questo faremo”. Parole di Jean Cleade Juncker, che parlando a Bolzano ad un evento per commemorare i 70 anni dell’autonomia altoatesina, ha assicurato che l’Unione non lascerà sola l’Italia di fronte alle due grandi emergenze che ha in questo momento: il terremoto e l’immigrazione. “Bisogna essere solidali nei confronti dell’Italia”, ha aggiunto.
Sulla gestione dei flussi migratori, ha riconosciuto Juncker, “l’Italia sta facendo l’impossibile” e “l’Italia e la Grecia non vanno lasciate sole, solo perché si trovano nel posto sbagliato, anche se soleggiato”.
Il principio di solidarietà tra popoli è stato sancito proprio da quell’accordo di Parigi del 1946, oggi ricordato con la conferenza a cui ha partecipato il presidente, e noto come De Gasperi-Gruber, che ha posto le basi per la tutela della minoranza linguistica tedesca del Trentino-Alto Adige e per la sua autonomia.
Alla conferenza “70 anni Accordo di Parigi: autonomia e federalismo in Europa” incontrando il presidente della regione Alto Adige Arno Kompatscher e un centinaio di sindaci altoatesini, il presidente della Commissione europea ha ricordato quali sono le ragioni per cui l’Europa ancora oggi rappresenta l’unico futuro possibile.
“Saremo sempre più piccoli, economicamente più deboli e demograficamente saremo talmente piccoli”, ha detto Juncker, “che continuare a esiste come singole nazioni nel mondo sarà assurdo”.
L’unione fa la forza anche sul fronte della difesa. “Non sto parlando di instituire un esercito europeo”, precisa Juncker, “quanto piuttosto che i singoli eserciti siano messi al servizio di obiettivi comuni”, e aggiunge che “gli americani non possono garantire la sicurezza dell’Europa per sempre e non solo perché è stato eletto Trump”. Se è vero che investiamo in difesa come gli americani, 200 miliardi di euro, tuttavia abbiamo il 15% delle loro efficienza proprio perché siamo divisi”.
Anche se Juncker la ritiene inevitabile, molti cittadini europei sono ancora scettici che l’Unione possa essere meglio dello Stato nazione. “Come Unione e come Commissione europea siamo sempre al centro della critica. Spesso mi chiedo perché De Gasperi e i suoi colleghi abbiano inventato la Commissione europea”, ha confessato Juncker, “Adesso lo so: perché ogni giorno abbiamo bisogno di un capro espiatorio. Se non ci fosse la Commissione neanche i giornali italiani potrebbero parlare male dell’Unione europea”, ha scherzato.