Bruxelles – E siamo a 18. La costellazione dei satelliti europei Galileo si è oggi arricchita di quattro nuovi membri dopo il successo del lancio di un razzo Ariane 5 dalla base dell’Agenzia spaziale europea (Esa) di Kourou, nella Guyana francese. Il razzo ha lasciato il pianeta Terra alle 14:06, ora italiana, e dopo 3 ore e 35 minuti ha liberato nello spazio il primo paio di satelliti, il secondo paio è poi stato rilasciato 20 minuti dopo. Tutti e quattro dovrebbero diventare operativi fra sei mesi, quando saranno stati ultimati tutti i test tecnici. Con la missione odierna l’Unione europea si avvicina sempre di più al suo obiettivo di dotarsi di un proprio sistema di posizionamento e navigazione satellitare civile (Gnss), che nel 2020, una volta completo conterà 24 satelliti. Due lanci sono infatti ancora previsti nel 2017 e nel 2018. Già alla fine di quest’anno, però, Galileo comincerà a dare i suoi frutti e fornirà all’Unione i primi servizi.
Grazie a Galileo, i sistemi per la navigazione satellitare potranno diventare più accurati e sicuri, migliorando anche la risposta dell’Unione in situazioni di emergenza. Inoltre, il progetto farà da catalizzatore per la ricerca e per lo sviluppo di compagnie high-tech, oltre che per la creazione di nuovi posti di lavoro.