Bruxelles – Il Parlamento europeo voterà mercoledì prossimo per porre limiti nazionali più ambiziosi alle emissioni di sostanze particolarmente inquinanti, come l’ossido di azoto (NOx). Il voto del 23 novembre, che si svolgerà durante la sessione plenaria di Strasburgo, potrebbe aiutare il pianeta a respirare, riducendo l’inquinamento atmosferico che provoca circa 400mila morti premature all’anno nell’Unione europea.
La nuova normativa al vaglio del Parlamento stabilisce per ogni Stato membro limiti di emissione che potrebbero ridurre l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute di circa il 50% entro il 2030. Limiti che sono già stati informalmente concordati con la presidenza olandese del Consiglio Ue (terminata nel giugno scorso).
L’obiettivo è ridurre l’impatto delle emissioni di sostanze come il biossido di zolfo (SO2), composti organici volatili non metanici (COVNM), ammoniaca (NH3) e particolato fine (inferiore a un diametro di 2,5 micrometri). Tutte sostanze che derivano dai trasporti, dal riscaldamento, dall’industria e dall’agricoltura e che espongono oltre il 62% del territorio Ue all’eutrofizzazione, il processo per cui l’eccessiva presenza di sostanze nutritive in un determinato ambiente ne causa il degrado, incluso il 71% degli ecosistemi di Natura 2000.
Oltre all’ambiente, a subire i danni dell’inquinamento atmosferico è anche l’economia. Secondo la Commissione europea, le emissioni causano perdite pari a 15 miliardi di euro per i giorni lavorativi persi, 4 miliardi di euro per le spese sanitarie, 3 miliardi per la perdita di resa delle colture e a 1 miliardo di euro per i danni agli edifici. Il mancato rispetto delle norme vigenti sulla qualità dell’aria e dei nuovi obblighi internazionali dell’Ue nel quadro del protocollo di Göteborg impediscono una migliore protezione dell’ambiente e dei cittadini europei. Le aree non conformi agli standard PM10 e NO2 rappresentano, rispettivamente, il 32% e il 24% del territorio Ue e 40 milioni di cittadini sono tuttora esposti a livelli di PM10 superiori ai limiti Ue.