Bruxelles – La campagna elettorale che ha portato Donald Trump al potere negli Stati Uniti è stata “assolutamente disgustosa”. Chi credeva che Jean-Claude Juncker, dopo le parole decisamente poco lusinghiere della scorsa settimana, avrebbe fatto marcia indietro e sarebbe rientrato nei ranghi della diplomazia internazionale dovrà ricredersi. Intervistato dalla radio belga Rtl il presidente della Commissione europea non si fa infatti alcuno scrupolo a ribadire il suo scarso apprezzamento per il nuovo eletto. “Mi preoccupa – ha risposto alle domande del giornalista – nella misura in cui immagino, e forse devo immaginare questo, che il presidente eletto metta in atto tutto quello che ha detto durante la campagna elettorale”. Campagna che “ho trovato d’altronde assolutamente disgustosa e non è stata un momento di gloria per la democrazia americana”, ha chiarito impietoso Juncker.
Ora resta da capire se il nuovo presidente intenda davvero seguire la linea annunciata: “Mi interrogo – ha continuato Juncker – sulle reali intenzioni di Trump per quanto riguarda l’Alleanza atlantica, mi interrogo sulla politica commerciale che vuole mettere in pratica a fronte di questa sua tentazione di versare in un isolazionismo totale, cosa che non è né nell’interesse dell’America né nell’interesse dell’Europa”. Il presidente della Commissione è tornato anche sulle sue ultime dichiarazioni secondo cui Trump farà perdere due anni di tempo perché non conosce l’Europa: “Ho fatto esperienza con tutti i presidenti degli Stati Uniti”, ha aggiustato il tiro Juncker, spiegando: “Ci mettono due anni prima di conoscere nella sua interezza la realtà europea perché quando cominciano il loro mandato è la politica interna e non quella transatlantica la principale preoccupazione dei nostri amici americani”.