Bruxelles – L’unione europea “reitera il suo impegno risoluto” all’accordo sul nucleare con l’Iran che è un “impegno multilaterale” preso dai Paesi del formato E3/EU+3, ossia Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Germania e Regno Unito più l’Iran, con la mediazione dell’Alto rappresentante dell’Ue. È quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio Affari esteri di oggi, conclusioni che alla luce dell’elezione di Donald Trump, suonano come un messaggio proprio al nuovo presidente degli Stati Uniti, che dell’accordo raggiunto con difficoltà sotto l’amministrazione di Barack Obama è un oppositore. Il repubblicano aveva anche affermato durante la campagna elettorale la sua volontà di “smantellalo” ritenendolo “disastroso” e per questo aveva detto che voleva che gli Stati Uniti se ne tirassero fuori.
L’Ue si felicita del fatto che l’accordo sul nucleare “venga implementato da tutte le parti”, e si dice impegnata “a supportare la piena e effettiva implementazione”, dell’accordo, “inclusa la revoca delle sanzioni economiche e finanziarie”. “Il mantenimento degli impegni per tutte le parti”, sottolinea il Consiglio, “è una condizione necessaria per continuare a ricostruire la fiducia” tra l’Iran e i diversi partner”.
Il Consiglio sostiene pienamente l’apertura di una delegazione dell’Ue in Iran “come passo fondamentale per portare avanti l’ampia agenda di cooperazione”, prende atto “dell’impegno del presidente iraniano”, Hassan Rouhani per “migliorare i diritti umani nel paese”, ma “rimane preoccupato” per la situazione dei diritti umani, in particolare per “l’uso frequente della pena di morte anche nei confronti di minorenni e per i trasgressori dei reati di droga”. L’Ue, sottolineano i Ventotto “si oppone all’uso della pena di morte in tutte le circostanze”. Nelle conclusioni si sottolinea anche “la necessità di assicurare parità di diritti alle donne e alle minoranze”.