Bruxelles – Il presidente turco Erdogan fa un’altra vittima, l’editore di Cumhuriyet, uno dei principali quotidiani di opposizione della Turchia, è stato arrestato oggi al suo rientro a Istanbul dalla Germania. Il fermo di Akin Atalay, presidente del comitato editoriale del quotidiano, arriva dieci giorni dopo l’arresto di nove cronisti dello stesso giornale, tra i quali il direttore Murat Sabuncu.
Il quotidiano filogovernativo Yeni Safak spiega che la procura sta indagando sui presunti legami tra Cumhuriyet e l’imam Fethullah Gulen, accusato da Ankara di essere la mente del tentato golpe del 15 luglio scorso. Da quel giorno sono partiti quotidiani arresti di giudici, militari, giornalisti, docenti, amministratori pubblici, diplomatici. Più di 35 mila persone sono state arrestate. Oltre 100mila sono state licenziate.
Il precedente direttore di Cumhuriyet, Can Dundar, da qualche mese residente in Germania, era stato condannato in primo grado insieme al capo della redazione di Ankara, Erdem Gul, a cinque anni e 10 mesi di carcere per aver pubblicato la notizia su un camion dell’intelligence di Ankara carico di armi e diretto in Siria. Erano stati scarcerati febbraio, ed entrambi avevano fatto appello. Poi Dundar è partito alla volta di Berlino, dove ha annunciato l’intenzione di lanciare una nuova iniziativa editoriale. Molti giornalisti turchi in questi mesi sono fuggiti dal Paese.
Cumhuriyet è un quotidiano storico della Turchia. Ormai tira poco più di 50mila copie, ed è quasi privo di pubblicità perché quasi nessun imprenditore lo sostiene, ma è considerato una sorta di bandiera del giornalismo laico e indipendente. Fu fondato nel 1924, ed è noto per il suo giornalismo di inchiesta e le posizioni che lo pongono nel centrosinistra.
Lo scorso anno Cumhuriyet ha ricevuto il premio Right Livelihood Award, noto come il “premio Nobel alternativo”.